1 maggio 2011

Su una bolla d'aria


Riuscite ad immaginare qualcosa di più immateriale dell’aria: ci circonda, non potremmo vivere senza, ma per quanto ci sforziamo non riusciremo mai ne a vederla ne ad afferrarla.




Eppure se chiudiamo il nostro immateriale elemento in un sacco, ecco che improvvisamente si compie una splendida alchimia: l’aria acquista un consistenza impensabile fino ad un attimo prima e diventa improvvisamente una cosa solida.




Aria e acqua: una evidente affinità lega entrambi gli elementi, entrambi non possiedono una forma propria ma, per contro, la loro natura è tale che, lasciati liberi, tendono ad occupare tutto lo spazio circostante.
Aria e acqua: affini ma condannati però ad una reciproca repulsione, quasi come amanti impossibili destinati a fuggirsi per l’eternità.




Quante ore ho passato a contatto con questi due elementi, se chiudo gli occhi rivedo le infinite miglia percorse di incontenibile libertà.
Forse essere davvero liberi è la possibilità di viaggiare per mezzo di un elemento talmente libero che nessuno riesce ad afferrare, talmente libero che, se riesci a conquistarlo, ti premia donandoti la sua stessa libertà.